JUS SOLI … D’UFFICIO

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di Francesca Nardi

jus soli 300x155 JUS SOLI ... DUFFICIOGrazie allo jus soli, i nostri politici, anche per i prossimi due o tre mesi si saranno assicurati quella “pagnotta” virtuale che sovente non sanno come fare per giustificarne il costo…Certo che si tratta di una gran bella definizione…uno sfoggio di cultura classica che nessuno si azzarderà a semplificare…non resta che accontentarli, guardarli come desiderano essere guardati…con l’occhio stellato e dare una mano sostanziale ad organizzare convegni sull’argomento: etica ed estetica dell’ovvietà attraverso i secoli…

Ci chiediamo infatti che senso abbia oggi, scontrarsi sul diritto di cittadinanza, quando la logica e soprattutto il senso di appartenenza e relative romantiche appendici, negli ultimi vent’anni, hanno de facto, ricoperto nell’immaginario collettivo, lo stesso ruolo di un escremento di mosca…quando la tradizione, i valori, l’orgoglio e tutta una serie di splendori tumulati alla meglio per convenienza e riesumati alla peggio per convenienza contraria, non hanno inciso minimamente nelle decisioni governative operate da coloro che si sono alternati nelle stanze dei bottoni, nell’ultimo quarto di secolo…quando, fin dal primo sbarco di immigrati sulle nostre coste, nessuno, diciamo nessuno e ripetiamo nessuno, si è creato il problema di un’accoglienza che in un Paese civile non può tradursi nella indulgenza nei confronti di chi al semaforo prima lava i vetri e poi, se è il caso, ti rompe la faccia…un Paese che non si crea a monte il problema di un’accoglienza civile è un Paese che tenta di giustificare a valle la propria incapacità chiudendo un occhio, tutti e  due e poi comincia a pretendere di chiudere gli occhi degli altri…un Paese che apre sconsideratamente le frontiere per non apparire razzista ed essere in linea con la sua immagine storica di “fratello buono che ti accoglie”, è un Paese condannato ad essere conseguenziale alla propria superficialità, è un Paese che dovrà accettare la crescita esponenziale dell’illegalità…un Paese che da vent’anni consente i “giochetti squallor” delle diverse formazioni politiche, sostenendo vigliaccamente gli slogan pilastro di un sistema che ha decretato che i buoni e pietosi sono a sinistra e gli sporchi razzisti a destra, è un Paese che destinato a segnare il passe e ad implodere, a rinnegare se stesso e la propria indolente predisposizione alla conveniente apparenza ed infatti oggi rinnega se stesso consentendo una dibattito sullo jus soli…Un dibattito inutile, peregrino, addirittura ridicolo…consentire la cittadinanza a chi nasce sul patrio suolo non adultera nulla che non sia già adulterato e quasi marcito. Lo jus soli è un atto dovuto e logicamente conseguenziale da parte di un Paese che oggi non ha il diritto di discutere su nulla, perché chi non ha ritenuto un dovere a suo tempo, porre in essere misure rigide ma costruttive ed onorevoli per ambedue le parti, e pretendere che venissero rispettate, oggi non può giocare ancora una volta a tressette con la democrazia e ritenere di avere il diritto di discutere su quello che la logica vuole che sia assolutamente scontato.