LONDRA – E’ di almeno 30 morti e decine di feriti il bilancio dell’incendio avvenuto ieri notte in un grattacielo di 24 piani e 120 appartamenti nel cuore di Londra. Tra le decine di dispersi ci sono due fidanzati veneti, Gloria Trevisan e Marco Gottardi di 27 e 28 anni, architetti, nella capitale britannica solo dal marzo scorso, residenti in un appartamento al penultimo piano del Grenfell Tower.
L’incendio sembra essersi propagato da una delle cucine ai piani più bassi del grattacielo prevalentemente residenziale di North Kensinton, area ad ovest di Londra. Si contano oltre settanta feriti, alcuni molto gravi e dodici vittime accertate “Ci vorranno settimane per controllare tutto l’edificio”, afferma il capo dei vigili del fuoco, aggiungendo che ancora non si può dare un numero definitivo delle vittime.
L’allarme antincendio non ha funzionato, ma molti inquilini sono stati svegliati dal fumo, mentre altri sono stati allertati dai vicini musulmani svegli per il Ramadan. In pochi minuti le fiamme hanno invaso tutti i piani del grande palazzo. Si è assistito a scene drammatiche: per sfuggire al fuoco in molti si sono lanciati nel vuoto e alcuni genitori hanno gettato i propri bambini dalla finestra gridando “Salvate il mio bambino”. A diverse ore dalla tragedia arriva la notizia che almeno uno di questi bambini che ha vissuto attimi di puro terrore, si è salvato.
Mentre oltre 200 vigili del fuoco sono impegnati nel tentativo di domare le fiamme e dopo le prime verifiche sull’edificio che scongiurano il rischio di collasso della torre, già nascono le prime polemiche sulla disorganizzazione dei soccorsi: “Ci hanno detto di non abbandonare l’edificio – ha dichiarato uno dei sopravvissuti – Ho detto ai miei parenti di scendere e uscire, ma mi hanno risposto che non era permesso loro di farlo”. Il sindaco Sadiq Khan condanna l’ordine dato dai vigili del fuoco commentando: “Ci sono molte domande che dovranno trovare risposta”.
Intanto arriva anche il commento della premier britannica Theresa May che si dice “Profondamente rattristata per la perdita di vite umane”.
La polizia ha istituito un numero verde per coloro che volessero chiedere notizie o dare informazioni sui dispersi. 080 00 96 12 33.
dalla nostra corrispondente a Londra
Roberta Moscarella